Imprenditorialità brianzola e turismo; progetti per un ST della Brianza

MPRENDITORIALITA’ BRIANZOLA E TURISMO: IDEE E PROGETTI PER LA CREAZIONE DI UN SISTEMA TURISTICO DELLA BRIANZA

 

Sintesi della Tesi di Laurea di Elena Rossini

Facoltà di Sociologia

Corso di Laurea in Scienze del Turismo e Comunità Locale

Università degli  Studi di Milano – Bicocca

Anna Accademico 2004/2005

 

PREMESSA - L’idea per questo projet work è nata dopo un’esperienza di stage presso un’Agenzia di Sviluppo Locale, che opera nel territorio monzese. Durante questo periodo ho infatti avuto la possibilità di affrontare ed approfondire le tematiche relative allo sviluppo turistico di un’area con un alto potenziale, come quella della Brianza, che purtroppo allo stato attuale non è pienamente valorizzato.

In previsione della costituzione della nuova Provincia di Monza e Brianza nel 2009 e dunque del riassetto dell’intero sistema gestionale in materia turistica, l’istituzione di un Sistema Turistico può costituire una valida soluzione, con interessanti sbocchi sia dal punto di vista economico che sociale.

 

L’INDAGINE - Il mio lavoro di ricerca si può suddividere un due macro capitoli: il primo tratta in particolare la parte “metodologica” relativa ai sistemi turistici locali.

La Legge Regionale 8/2004 “Norme per il turismo in Lombardia” introduce notevoli cambiamenti nella materia turistica su vari livelli, in attuazione dell’articolo 117 della Costituzione e nel rispetto del principio di sussidiarietà. Con questa legge la Regione (art. 1.1.a) “riconosce il ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico, per la crescita culturale e sociale della persona e della collettività e per favorire continue e positive relazioni tra popoli e culture diverse”, trasformando il turismo in un fattore chiave per lo sviluppo economico e sociale del territorio. La Legge inoltre specifica alcune linee di indirizzo per la presentazione dei programmi di sviluppo turistico, e propone sei progetti concreti per lo sviluppo del turismo nel territorio regionale.

A seguito di questa primo approfondimento legislativo, ho cercato di rispondere alla domanda “Come si fa un sistema turistico?”, quesito che molti operatori del terzo settore possono porsi.

Ecco quindi la creazione di un’iter ideale per la costituzione di un Sistema Turistico: come prima cosa vengono analizzate le varie fasi per formare un Sistema Turistico; come stendere un piano di marketing territoriale, che costituisce la base per la costituzione del Sistema; l’analisi delle risorse e vengono individuate tre condizioni per lo sviluppo turistico di un territorio.

 

A seguito di tutte queste considerazioni legislative e metodologiche, sono passata all’analisi del territorio della Brianza. E’ noto che questa terra è ricca di realtà imprenditoriali di successo e gode di un alto livello di professionalità dei propri operatori e professionisti in diversi ambiti, con la prevalenza del settore industriale. Il testo normativo 8/2004 offre attualmente lo spunto per diffondere ulteriormente queste capacità e professionalità anche nel terziario, in particolare nel turismo, settore che ricopre negli ultimi anni un ruolo trainante dell’economia, non solo italiana.

I professionisti possono dunque trovare terreno dove ampliare il proprio business, mettendo a disposizione le proprie competenze per il bene del territorio nel quale operano. Non mi riferisco esclusivamente al un business di tipo privato, legato al solo profitto, ma ad una nuova mentalità manageriale che deve essere fatta propria anche da parte degli amministratori locali del territorio, i quali dovrebbero abbandonare la veste di “burocrati” e gestire il territorio che viene loro affidato come se fosse una vera impresa, la quale tende sì ad un profitto monetario, ma soprattutto qualitativo della vita dei propri cittadini.

Da questo punto di vista la normativa si sposa con le caratteristiche della Brianza, in quanto stimola l’imprenditorialità, la cooperazione, l’associazionismo e la fantasia del territorio stesso.

Lo sviluppo del turismo in Brianza passa attraverso una serie di interventi sul prodotto che aumentino l’appeal dell’offerta locale e, al tempo stesso, rispondano all’esigenza di differenziare la clientela. Inoltre sono necessari interventi di adeguamento e sviluppo dell’offerta ricettiva, convegnistica, infrastrutturale e la valorizzazione delle risorse locali. Risulta evidente che tutte queste azioni non possono essere messe in atto dal solo settore pubblico, ma, come suggerito dalla normativa regionale vigente, devono essere svolte in regime di collaborazione tra soggetti pubblici e privati.

 

All’interno della seconda parte del lavoro d’indagine mi soffermo quindi ad analizzare il nuovo ruolo che i diversi attori chiamati in causa dal legislatore regionale dovranno assumere. In particolare l’analisi si focalizza su quattro realtà operative nel territorio: il settore pubblico (Comune di Monza), il settore privato (Ente Fiera di Monza), i quali dovranno collaborare lavorando su obiettivi comuni per poter sviluppare una logica sistemica, l’Agenzia di Sviluppo Locale, la quale dovrebbe costituire il punto di riferimento del Sistema in un mix di risorse pubblico-private, ed infine una risorsa rilevante per il territorio (Autodromo Nazionale di Monza), il quale può proporsi come polo d’eccellenza.

 

Tutti i case history analizzati sono stati redatti a seguito di interviste da me svolte con i responsabili delle singole realtà, durante le quali ognuno ha espresso il proprio punto di vista sulla questione, avanzato proposte e progetti operativi, evidenziato alcune problematiche.

 

CONCLUSIONI - Infine, a conclusione del lavoro d’indagine, ho esposto alcune mie riflessioni e proposte in merito alla creazione di un Sistema Turistico della Brianza. L’aspetto che emerge principalmente è la necessità di riversare la capacità imprenditoriale propria del nostro territorio nel settore turistico, e stimolare gli amministratori pubblici ad acquisire quella managerialità diffusa propria degli imprenditori, gestendo il territorio come un’ “impresa” volta ad un miglioramento della qualità della vita per i propri cittadini e turisti. Per la creazione di un ST della Brianza appare indispensabile un’organizzazione istituzionale ad “ombrello”, che raccolga e rappresenti i diversi soggetti coinvolti e funga da tavolo di lavoro permanente, mediando tra i diversi interessi delle parti. Sicuramente il futuro ST della Brianza si baserà su un’offerta integrata di beni ambientali e culturali, di cui è ricca, senza tralasciare l’identità locale. Si possono inoltre attivare delle collaborazioni e alleanze con aree limitrofe, come la zona del Comasco e Lecchese, ampliando la gamma dell’offerta turistica. Credo che sia necessario valorizzare alcune eccellenze presenti sul territorio, oggi scarsamente considerate, conferendole una nuova veste (es. Autodromo Nazionale di Monza come polo multidisciplinare d’eccellenza). Tutte queste risorse, se opportunamente coordinate e messe a sistema, possono trasformare l’area in una meta di interesse, capace di attrarre diversi segmenti turistici. Inoltre, i progetti che stanno prendendo forma sia sotto la guida degli enti pubblici, che su iniziativa privata, dimostrano il grande interesse che i diversi attori nutrono nella materia, segnali che fanno ben sperare nella creazione di un’offerta turistica sistemica e di qualità.

 

Per maggiori informazioni: Elena Rossini         ele.rossini@yahoo.it

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