2010 Anno della Cina in Italia
Che la Cina sia un mercato strategico per l’Europa e per diverse realtà dell’offerta italiana non è una scoperta di oggi. I dati attuali e quelli previsionali sui flussi dei turisti cinesi all’estero parlano da soli. Con un’economia destinata, secondo molti, a fungere da locomotiva della ripresa economica mondiale, e con un’industria dei viaggi destinata a diventare la seconda più forte economia turistica del mondo, non sono molte le destinazioni turistiche che possono permettersi di fare a meno, o di ignorare il turismo cinese.
Inoltre la domanda turistica cinese rappresenta un mercato relativamente destagionalizzato, che registra un forte incremento nell’acquisto di vacanze sul web, e che ha storicamente una eccellente immagine del nostro paese, della nostra storia e del nostro stile di vita. Tutte le ricerche confermano che gran parte dei cinesi che possono andare in vacanza hanno interesse verso il nostro paese e desiderano conoscerlo. E’ sufficiente andare in Cina un volta per accorgersi di quanta simpatia circondi tutto quanto è made in Italy, dalla moda al calcio.
Quel che sorprende è il fatto che a cinque anni dal riconoscimento dell’Italia come “destinazione turistica autorizzata” dal Governo cinese, i dati dell’incoming nel nostro Paese siano ancora modesti, deludenti rispetto alle aspettative che si erano create.
In realtà qualche spiegazione può essere tentata se si pensa a come la maggior parte degli Enti turistici e degli operatori ha affrontato questo mercato. Si è andati in Cina con le solite proposte stereotipate, puntando sulle solite partecipazioni alle fiere, e i soliti depliant, che di nuovo e diverso avevano il cinese mandarino al posto del tedesco.
Credo si possa affermare che la performance di questo mercato verso il nostro Paese in questi anni vada vista più come un problema nostro, di capacità di confezionare proposte adeguate e di marketing, che un segnale negativo del potenziale di crescita di quel mercato.
Il 2010 sarà l’anno della Cina in Italia. Potrebbe essere l’occasione per un ripensamento del modo di affrontare il mercato turistico cinese, che tante aspettative aveva creato solo pochi anni fa. Il 2010 potrebbe davvero essere l’anno della svolta, anche in considerazione del fatto che il Ministero del Turismo intende fare del prossimo mese di maggio, il mese del turismo cinese in Italia.
Giancarlo Dall’Ara, agosto 2009