Luglio 2012. La Cina e il turismo della neve

 

Nel 2011 si stimavano 3 milioni di sciatori in Cina, che potrebbero diventare 7 milioni nel 2020.
Per il turismo montano, e per quello sciistico in particolare la Cina (assieme alla Russia) costituisce un mercato fondamentale “di riserva di crescita”.
Il dato è stupefacente se solo si pensa al fatto che la Cina non ha alcuna tradizione legata allo sci! Le prime stazioni sciistiche apparvero in Cina (nel nord est del paese) negli anni ’80, ed erano essenzialmente fatte per gli atleti. Oggi si stima che in Cina vi siano 350 stazioni, ma si tratta spesso di stazioni sciistiche non adeguatamente equipaggiate. Forse solo una ventina possono essere considerate come quelle occidentali, in termini di standard di servizi.
Altro dato di interesse è legato al fatto che si tratta di stazioni sciistiche per principianti, e la proposta stessa è concepita come esperienza parziale, da fare all’interno di una proposta di soggiorno diversificata.
Insomma le località sciistiche che soffrono, potrebbero farci un pensierino; il Trentino in particolare, visto che sinora non ha saputo mettere in campo la sua offerta, in modo adeguato per questo mercato (il Trentino peraltro è la terra di un gigante del pensiero, amico della Cina, quale fu Martino Martini, sul quale molto si dovrebbe fare); oppure la Val d’Aosta, che pure qualche tentativo l’ha fatto.

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