Il turismo cinese in Italia. Tesi di Caterina Pintus

La scelta dell’argomento di questo elaborato è venuta in maniera naturale, dettata dal desiderio di mettere insieme la mia passione per il settore del turismo e quella per la Cina e per il suo popolo.

Il turismo di massa è un fenomeno nuovo in Cina, sviluppatosi soltanto a partire dalla fine degli anni Settanta. L’espansione del settore è avvenuta per gradi: il primo passo è stato l’incoraggiamento del turismo inbound e di quello domestico, seguito poi dall’apertura verso il turismo outbound. Nonostante sia un mercato relativamente giovane, ha visto un rapido sviluppo, favorito anche dalla crescita economica senza precedenti della Cina del dopo Mao.

Il Dragone, con i suoi 110 milioni di turisti che, secondo le previsioni, viaggeranno all’estero nel 2014, è ormai diventato il leader asiatico per numero di turisti internazionali. Un bel salto in avanti se si pensa che i viaggi verso l’estero per motivi di piacere sono stati approvati soltanto nel 1997 e che fino alla fine degli anni Novanta la parola turista non esisteva e andare all’estero era sinonimo di emigrare. Alla luce della rapida crescita del settore e dell’interesse di un numero sempre maggiore di cittadini a scoprire il mondo al di fuori della Cina, la promozione del settore turistico è diventata una priorità anche del governo centrale e delle amministrazioni a tutti i livelli. Basti pensare che, durante l’ultima visita del premier Li Keqiang in Italia, avvenuta nell’ottobre 2014, uno degli argomenti centrali dei colloqui con il premier italiano Matteo Renzi è stato proprio quello della promozione e collaborazione turistica tra i due paesi.

Il lavoro di ricerca si è svolto in due fasi: una in Italia, durante la quale è stato reperito il materiale teorico e una a Shanghai durante la quale ho potuto approfondire la situazione attuale del turismo cinese.

L’elaborato è suddiviso in quattro capitoli.

Il primo capitolo è incentrato sulla storia dei rapporti della Cina con l’estero, al fine di ricostruire il percorso di avvicinamento compiuto dalla Cina verso l’Europa. Questo argomento è molto interessante perché mi ha permesso di confrontare, alla fine del lavoro, le motivazioni che spingevano i primi cinesi a venire in Europa e quelle dei cinesi che vi si recano oggi per turismo. Il capitolo si articola in due paragrafi: il primo, dopo un breve accenno storico sugli albori delle relazioni tra Cina e Occidente, prende in esame la figura di Matteo Ricci e l’importante ruolo svolto dai gesuiti nell’avvicinare l’Europa alla Cina. I missionari, infatti, furono tra i primi accompagnatori dei cinesi nel vecchio continente e tra i fondatori dei primi istituti dedicati alla Cina e allo studio della lingua cinese in Europa. Il secondo paragrafo si sofferma sulle figure  dei cinesi nel continente europeo nel periodo a cavallo tra ‘800 e ‘900, analizzando in particolare quelle degli intellettuali che arrivavano nel vecchio continente per concludere il loro percorso formativo.

Nel secondo capitolo, suddiviso in tre parti, si entra nel vivo dell’argomento. Il primo paragrafo ripercorre gli ultimi anni della storia cinese, dalle riforme e politiche di apertura fino ai giorni nostri, in modo da offrire al lettore gli strumenti per comprendere il percorso che ha portato la Cina, da paese povero, a diventare una delle principali economie mondiali e uno dei mercati turistici più promettenti. Il secondo paragrafo approfondisce l’organizzazione, la struttura e il funzionamento del settore turistico cinese attraverso l’analisi delle regolamentazioni che sono state adottate a partire dagli inizi degli anni ’80 e della nuova legge sul turismo entrata in vigore nel 2013. In particolare, si osserva come le linee guida del governo hanno influenzato lo sviluppo e i trend di questo mercato. Nel terzo paragrafo, infine, prendo in esame lo sviluppo del mercato outbound cinese attraverso l’analisi di dati e cifre. Inoltre, riporto dei casi di successo adottati da alcuni Paesi per aumentare il flusso di turisti cinesi provenienti dalla Cina e analizzo le normative che devono seguire gli operatori stranieri che vogliono operare sul mercato turistico cinese outbound dalla Cina.

Il terzo capitolo si pone l’obiettivo di approfondire i principali cambiamenti avvenuti nel modo di viaggiare dei cinesi, i loro comportamenti e le aspettative quando scelgono una destinazione turistica. In particolare, il primo paragrafo studia le varie tipologie di viaggio che vengono di solito scelte dai cinesi per viaggiare al di fuori del proprio paese, e le varie possibilità per la creazione e lo sviluppo di diversi prodotti turistici che queste diverse tipologie offrono. Nel secondo paragrafo vengono analizzati, sulla base di studi e ricerche sui comportamenti e le aspettative dei turisti all’estero, i comportamenti e le aspettative dei cinesi quando viaggiano in un altro paese. Approfondire questo argomento è molto importante, spesso, infatti, trovare persone poco preparate ad interagire con questo tipo di turisti a causa di differenze culturali o il fatto che l’accoglienza nel paese di destinazione non corrisponda a quella che ci si aspettava, può influenzare in maniera molto negativa l’immagine del paese visitato e i racconti che poi ne verranno fatti. Conoscendo ciò che questi turisti si aspettano si può provare ad adeguare le strutture e soprattutto i pacchetti da proporre. Il terzo paragrafo, infine, si focalizza sull’analisi delle iniziative che sono state prese in Italia per incentivare l’arrivo di questi turisti, concentrandosi in particolare sulle iniziative di successo come il progetto “China Friendly” e l’accordo concluso dal gruppo Alessandro Rosso con l’organizzazione di Expo 2015 con l’obiettivo di portare a Milano almeno un milione di turisti cinesi.

Il quarto capitolo, infine, che ho voluto intitolare “Io turista in Cina”, racconta la mia esperienza di viaggiatrice in Cina. I numerosi viaggi da me compiuti sul territorio della Repubblica popolare, infatti, mi hanno permesso di capire più a fondo il loro concetto di turismo, che è ancora in una fase embrionale e comincia solo da alcuni anni a ricercare l’autenticità.

Durante le fasi di ricerca e di stesura del lavoro mi sono avvalsa dei preziosi consigli del Dottor Valsecchi, consulente turistico di base a Shanghai, che ha indirizzato il mio lavoro di ricerca e mi ha permesso di entrare in contatto con diversi tour operator cinesi, le cui interviste sono riportate nel testo; del Professor Dall’Ara, esperto di marketing del turismo, che si è sempre mostrato disponibile ad incontrarmi e a rispondere pazientemente alle mie domande; della puntuale e accurata revisione del Professor Listuzzi che mi ha guidato in questo percorso.

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