Turismo dalla Cina e dal Giappone nel 2024
Turismo dalla Cina e dal Giappone nell’anno del Drago
Cominciamo con la Cina.
Il 2024 è davvero un anno interessante per gli operatori cinesi, sia perché il turismo dall’estero è in forte crescita, sia perché i turisti cinesi, considerata la situazione economica del paese, continuano a scegliere le mete interne (soprattutto quelle che costano di meno).
Quanto al turismo verso l’estero, la maggior parte del turismo cinese outbound resta in Asia, e anche quest’anno meta preferita è il Giappone, seguito da Thailandia, Corea, Hong Kong, Singapore, Malesia, Taiwan…
In ogni caso, a parte forse Singapore e Malesia, nessuna meta asiatica raggiungerà nel 2024, i dati del 2019.
Quanto all’Europa i dati relativi ai primi mesi dell’anno, sono tutti con il segno +, ma non tanto quanto avremmo voluto. Così, quando si farà il consuntivo 2024, difficilmente troveremo una destinazione europea nelle prime 10 destinazioni dei cinesi all’estero. L’Italia però sarà tra quelle che segneranno un aumento maggiore rispetto al 2023, assieme al Regno Unito e alla Francia.
Ed ora guardiamo rapidamente al Giappone.
Con un Pil di 4.210 miliardi di dollari nel 2023, il Giappone ha perso il secondo posto tra le grandi economie mondiali, ed è stato scavalcato dalla Germania.
Ma non tutti i dati dell’economia giapponese sono negativi, anzi quelli che riguardano il turismo sono abbastanza positivi, e per quanto riguarda il turismo degli stranieri verso il Giappone, i dati confermano il boom dello scorso anno.
Dati a parte, che il turismo inbound andasse bene, se ne erano accorti anche i non addetti ai lavori, leggendo le notizie di restrizioni ai flussi turistici nelle mete classiche del Giappone, periodicamente in crisi per overtourism.
Quanto invece al turismo outbound sono pari a 4 milioni i viaggi all’estero effettuati dai giapponesi nel periodo gennaio-aprile 2024. Lo scorso anno – in questo stesso periodo – erano stati poco più di 2 milioni, dunque l’incremento è importante.
Anche in Giappone però la ripresa postCovid non procede in fretta come vorremmo, frenata sia dallo yen debole, che dall’incertezza e dalla instabilità che caratterizzano diverse parti del mondo.
Il 2024 per i paesi del “polo confuciano” è l’anno del Drago, simbolo di prosperità e successo, ma per il turismo di Cina e Giappone l’appuntamento per tornare ai livelli preCovid è rinviato all’anno prossimo.
GD