Turisti da Marte e turisti da Venere

Il turismo è in costante trasformazione, trainato da nuove esigenze della domanda e da un’evoluzione nei modelli di viaggio. Oggi, gran parte dei turisti non è più soltanto composta da visitatori che si muovono lungo itinerari predefiniti: cerca cose vere, proposte personalizzate e capaci di arricchire il proprio bagaglio culturale ed emozionale. Come chiave di lettura per comprendere le nuove tendenze, e come spunto per chi ama il turismo, propongo una metafora – ripresa da studi di geopolitica (Kagan 2002[1]) – che mi permette di descrivere due particolari tipologie di viaggiatori: i turisti da Marte e i turisti da Venere.

 

Il turista da Marte: sicurezza, prevedibilità e comfort

I turisti di Marte sono caratterizzati da un forte bisogno di stabilità e prevedibilità. Prediligono pacchetti organizzati, strutture ricettive affidabili e mete già collaudate. Questa tipologia di viaggiatore ricorda in parte la definizione del turista psicocentrico (Plog, 1974[2]) e anche dell’organized mass tourist (Cohen, 1972).

 

Caratteristiche principali del turista da Marte:

•                      Scelta di destinazioni consolidate: preferisce luoghi già noti e sperimentati, evitando l’imprevisto.

•                      Programmazione dettagliata: segue itinerari precisi per ridurre al minimo le variabili del viaggio.

•                      Comfort e affidabilità: predilige strutture alberghiere e/o servizi con recensioni consolidate.

•                      Limitata apertura alla scoperta: evita esperienze insolite o fuori dagli schemi, e opta per la familiarità.

 

Oggi il turista “marziano” rappresenta una quota significativa della domanda, specialmente tra chi viaggia per rilassarsi senza preoccupazioni. In questa fase, a differenza del passato, mostra anche un interesse per proposte esperienziali.

 

Il turista da Venere: scoperta, autenticità e arricchimento personale

All’opposto, i turisti da Venere incarnano il volto del viaggiatore contemporaneo: sono mossi dalla curiosità, dalla voglia di immergersi nella cultura locale e dal desiderio di scoperte uniche e irripetibili. Questa figura ha qualche somiglianza con il turista allocentrico (Plog, 1974[3]) e con gli explorers e drifters (Cohen (1972), viaggiatori indipendenti che rifiutano il turismo di massa e cercano una connessione autentica con i luoghi visitati.

 

Caratteristiche principali del turista da Venere:

•                      Spirito esplorativo: sceglie destinazioni meno battute, con un’attenzione alla novità.

•                      Flessibilità e spontaneità: evita itinerari rigidi, lasciando spazio all’improvvisazione.

•                      Interazione con la cultura locale: partecipa attivamente a esperienze tradizionali e incontri con la comunità.

•                      Ricerca di autenticità: rifugge dalle esperienze turistiche standardizzate, preferendo un contatto diretto con territorio e comunità locali.

 

Questa tipologia di viaggiatore è in forte espansione, soprattutto tra le nuove generazioni e tra coloro che vedono il viaggio come un’opportunità di crescita personale e culturale.

 

Naturalmente il turista di Venere ha legami anche con il turista delle passioni (su questo tema rimando ai lavori fatti con APT Basilicata, e al convegno di Salerno del 27 marzo).

GD



[1] Nel 2002, lo storico e politologo statunitense Robert Kagan pubblicò il saggio “Power and Weakness”, in cui analizzava le crescenti divergenze tra Stati Uniti ed Europa nelle rispettive politiche estere. Kagan sintetizzò queste differenze affermando: “Gli americani vengono da Marte, gli europei da Venere”, sottolineando come le due potenze concordassero su poco e si comprendessero sempre meno.

In estrema sintesi, secondo Robert Kagan mentre gli americani cercano sicurezza attraverso la forza e l’assertività, gli europei privilegiano la cooperazione e la diplomazia come mezzi per garantire la stabilità internazionale.

[2] Plog definisce “psicocentrico” quel tipo di persona che preferisce viaggiare verso destinazioni familiari, non molto lontane, organizzate a livello turistico con hotel, ristoranti e negozi; preferisce un’atmosfera nota, senza troppe attività da fare perchè ama molto il relax ed il riposo.

[3] Allocentrico per Plog è una persona con molta sicurezza nel suo comportamento, che viaggia molto e non solo per lavoro; una persona quindi che ama l’avventura e la novità e non ha tutte le ansie tipiche dello psicocentrico.

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