Turismo collaborativo: parliamo di AirBnB
A forza di pensare alle OTA si è finito per sottostimare il fenomeno del turismo collaborativo ed in particolare il suo fiore all’occhiello: AirBnB. E’ questa in estrema sintesi la tesi di Frederico Gonzalo. A 6 anni dalla sua nascita oggi AirBnB significa 600 mila camere in 34 mila città e 192 paesi. Personalmente devo dire che seguendo quanto ha fatto AirBnB in Cina, non posso che confermare il suo valore. In ogni caso secondo Gonzalo, nonostante le polemiche sugli aspetti “oltre le norme” di questo tipo di offerta, AirBnB è diventata la bandiera dell’economia collaborativa nel turismo, ed il suo valore è stato stimato da qualche esperto, superiore ad alcune delle più note catene alberghiere internazionali. Ma non finisce qui, visto che queste sono le intenzioni di AirBnB per il futuro:… to develop software that allows users to search for travel, transportation, temporary accommodation, vehicle and ride sharing and temporary vehicle parking listings, travel information and related topics and for making reservations and bookings for transportation, temporary accommodations, vehicle and ride sharing and temporary parking.
Insomma il fenomeno va seguito