Postare o vivere?
Vivere è narrare, ma lo storytelling conosce solo una forma di vita, quella consumistica!
“Lo storytelling si presenta come il sintomo di una patologia che caratterizza il presente”;
“Lo storytelling produce racconti che hanno la forma di oggetti di consumo”.
Sono alcune delle tesi che il filosofo coreano Byung-Chul Han propone nel suo ultimo libro, pubblicato in Italia in questo mese di febbraio “La crisi della narrazione”.
Secondo Byung-Chul Han, noi perdiamo “a vista d’occhio” la capacità di ascoltare, che è poi la stessa pazienza della quale c’è bisogno per raccontare, perché la comunità narrativa è prima di tutto una comunità di ascolto.
Come aveva già scritto Sartre “un uomo è sempre un narratore di storie”, ma le piattaforme che usiamo – come questa dove sto scrivendo ora – “non sono medium narrativi, ma medium informativi: lavorano secondo la regola dell’addizione non della narrazione”.
“Raccontare consiste invece nel dare allo scorrere del tempo un senso, dargli un inizio e una fine”.
Se vi interessano queste riflessioni, e se non ne potete più di Storytelling questo libro fa per voi!