Turismo uno sguardo al futuro

1) Dal suo punto di vista come vede la situazione turistica in Italia quest’anno e per il prossimo anno?

Al momento io ipotizzo tre Scenari: dopo un primo scenario nel quale è il timore del virus a condizionare le scelte dei viaggiatori (che saranno di meno, andranno più vicino, possibilmente in auto, per soggiorni più brevi …), e dopo uno scenario nel quale più che a viaggiare le persone penseranno a fuggire (in luoghi familiari o verso destinazioni che si sono “salvate” dal virus, o che lo hanno saputo gestire al meglio), si aprirà lentamente un terzo scenario che potrebbe essere simile a quello che abbiamo vissuto solo fino a pochi mesi fa; “simile”, ma non uguale. Ci troveremo cioè di fronte ai pregi ed ai difetti dello sviluppo turistico – che in Italia è storicamente senza regia e abbandonato a se stesso -, ma ci saranno meno persone in viaggio e soprattutto i viaggiatori avranno nuove sensibilità frutto della situazione attuale.

 
2) Leggendo,spesso, suoi articoli sul turismo cinese ci potrebbe dire come stanno ripartendo? Che tipo di strategie stanno attuando e se è possibile attuarle anche in Italia?

In Cina naturalmente la situazione è molto diversa, ma non è detto che alcune scelte che stanno premiando la ripresa del turismo cinese in quest’ultimo mese, non possano essere riprese in parte anche da noi.

Intanto va detto che in un mese, dal 4 aprile al 5 maggio sono andati in vacanza poco meno di 160 milioni di cinesi. I viaggi sono stati tutti all’interno delle province di residenza (mediamente si calcola che ogni viaggio sia stato fatto verso mete distanti poco più di 130 km), e prevalentemente in auto. Hanno però viaggiato circa la metà di quanti avevano fatto vacanze in questo periodo nel 2019. Il Governo ha suggerito una soglia massima di accesso nelle attrazioni pari al 30% della capacità di carico ordinaria. Per garantire questa soglia sono state imposte prenotazioni antcipate, e poi naturalmente file all’ingresso distanziate, controlli sulla temperatura e lo stato di salute, e mascherina obbligatoria. I primi consuntivi delle festività legate al primo maggio segnalano che la maggior parte dei viaggiatori è mediamente più giovane degli anni passati, i gruppi sono molto più piccoli (3/6 persone) e c’è una forte richiesta di sicurezza e di qualità. Segnalo che la Città proibita di Pechino che ordinariamente vede 80 mila visitatori al giorno, ha deciso di non farne entrare più di 5 mila. Queste scelte sembrano aver funzionato e da pochi giorni ha aperto anche il parco Disney di Shangai adottando una soglia di accesso che per le prime settimane sarà inferiore al 30%.
3) La seguiamo spesso e condividiamo molte volte i suoi post e vediamo che parla spesso di Borghi Italiani con delle ottime analisi di mercato. Che cosa vorrebbe suggerire a chi ancora punta solo sulla costa e non sul collegamento con l’entroterra?
I borghi in Italia sono sia sul mare che nell’entroterra. Il mio ragionamento riguarda tutti i borghi, un fenomeno cioè che potenzialmete si riferisce a oltre 20 mila realtà di piccola dimensione, su tutto il territorio nazionale. Nello specifico dei borghi dell’entroterra suggerisco di lavorare assieme pubblico e privato per creare una proposta compiuta, altrimenti sarà inevitabile avere solo escursionisti. Una proposta compiuta, necessaria se si vogliono soggiorni, nasce se si lavora assieme e si investe assieme! La netta separazione pubblico/privato del passato è oggi un grande limite. Bisogna entrare in una logica per la quale il turismo è un Sistema, non un’industria a compartimenti stagni. Ci si salva tutti assieme: guide turistiche, artigiani, ristoratori, alberghi, uffici informazione, cantine…, e piccoli musei. Dunque bisogna lavorare assieme, creare reti vere, non semplici sommatorie come vedo fare ora. E ripeto occorre puntare sul prodotto, uscendo da questa “specie di malattia” nella quale siamo caduti, per la quale il turismo è solo comunicazione. E’ il prodotto la componente più importante dell’immagine.

Intervista a Giancarlo Dall’Ara pubblicata dal Blog Marche Craft

https://www.marchecraft.com/it/intervista-a-giancarlo-dallara/

GDA Giancarlo Dall'Ara Consulenze e progetti di marketing
Palazzo Maffei - 47866 Sant'Agata Feltria (RN)
tel. 0541 929777, fax 0541 929744 e-mail: giancarlo.dallara@gmail.com
Cookie Policy